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Sigma Experience, il Bilancio di Sostenibilità e la ESG

1/6/2020

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Uno strumento di gestione per eccellenza è il bilancio di sostenibilità.  Il suo scopo è di render conto degli impatti non finanziari dell’azienda verso tutti i soggetti con cui viene a contatto: fornitori, clienti, dipendenti, azionisti, comunità locali, istituzioni ecc.

Cosa intendiamo per Sostenibilità e per ESG

sostenibilità definizione
Il termine sostenibilità sta diventando uno dei più ricorrenti nel dibattito politico ed economico di oggi. È importante notare, innanzitutto, che la sostenibilità non riguarda solamente il rispetto per l’ambiente, ma anche la sicurezza e il benessere dei lavoratori e della comunità locale. In poche parole, si estende la responsabilità dell’impresa verso una platea più vasta rispetto ai soli azionisti e si stabiliscono altri obiettivi rispetto alla sola performance economica. Si parla quindi di Responsabilità sociale d’impresa (Corporate Social Responsibility, CSR). È importante riconoscere un impegno crescente verso la responsabilità sociale per evitare che cattive condotte da parte delle imprese si traducano in esternalità dannose per soggetti esterni.

Il termine sostenibilità, inoltre, copre anche altre aree di interesse crescente nel tema più generale della Responsabilità di Impresa, quali la Governance, ossia l’insieme di principi, processi e procedure che disciplina le modalità di gestione di una impresa.

Pertanto, vengono utilizzate diverse sigle, che qui rammentiamo in ordine crescente di complessità:
  • CSR (vedi sopra): Corporate Social Responsibility;
  • HSE: Health, Safety, Environment;
  • ESG: Environment, Social, Governance.

​Quest’ultima (ESG) rappresenta oggi una fondamentale area di azione per CEO, CFO, HR, e più in generale per tutti coloro che agiscono in posizioni di Responsabilità. È importante anche sottolineare che tutto questo vale non solo per le grandi organizzazioni internazionali, ma oggi anche per le PMI che abbiano ambizioni di crescita e di apertura all’esterno.

Il Bilancio di Sostenibilità: per chi è obbligatorio e come redigerlo

Uno strumento di gestione per eccellenza è il bilancio di sostenibilità. L’obbligo di pubblicare un documento di questo tipo è finora limitato alle imprese di interesse pubblico e a quelle di grandi dimensioni, ma è probabile che in un futuro prossimo esso venga esteso anche a realtà di minor rilevanza. In ogni caso, al di là dell’obbligo, questa best practice  è assolutamente consigliata anche per ogni PMI con ambizioni di crescita.

​Lo scopo del bilancio di sostenibilità è di render conto degli impatti non finanziari dell’azienda verso tutti i soggetti con cui viene a contatto: fornitori, clienti, dipendenti, azionisti, comunità locali, istituzioni ecc. È chiaro che una rendicontazione di questo tipo non può essere fatta dall'azienda in completa autonomia e autoreferenzialità ma necessita il coinvolgimento della platea degli stakeholder, quelli cioè che hanno influenza su o che sono influenzati da l’attività dell’impresa che intende redigere il bilancio in questione.
​
Il primo passo per redigere un bilancio di sostenibilità consiste in una mappatura di quali siano i soggetti più rilevanti per l’azienda. Questi soggetti vanno quindi coinvolti in maniera attiva per determinare quali siano le tematiche e gli obiettivi più importanti per azienda e stakeholder. L’output di questo secondo passaggio sarà la Matrice di materialità, vale a dire una rappresentazione grafica che mostri le tematiche individuate e il livello di rilevanza relativamente per azienda e stakeholder.

La fase di coinvolgimento (stakeholder engagement) meriterebbe un discorso a sé, in quanto è un’attività che può essere estremamente utile a prescindere dalla redazione del documento finale e persino con fini differenti dalla sola rendicontazione. Questa fase rappresenta probabilmente il passaggio più complesso e costoso, sia in termini di risorse sia di tempo. È proprio in questa fase che si rende evidente l’intenzione dell’azienda: a seconda del grado di coinvolgimento degli stakeholders, si può distinguere fra aziende che adottano la sostenibilità come semplice gestione dei rischi e aziende che adottano la sostenibilità come scelta strategica. Laddove, infatti, vi fosse un coinvolgimento esteso e continuativo riguardo a diverse tematiche e la strategia di sostenibilità fosse coerente con le strategie di crescita e di competitività, allora si avrebbe la creazione di valore condiviso e la responsabilità sociale d’impresa diventerebbe una vera e propria leva per il vantaggio competitivo.

​Non bisogna dimenticarsi che una società è in grado di trarre guadagno finché il suo bene/servizio soddisfa un bisogno particolare, per cui interfacciarsi in maniera costante con gli stakeholder può aiutare a rimanere aggiornati riguardo alle aspettative delle diverse classi di interlocutori.

Una volta identificati gli obiettivi rilevanti per l’azienda, al fine di svolgere un’attività di analisi degli impatti è necessario innanzitutto predisporre un cruscotto di indicatori (KPI) in grado di rappresentare la performance dell’azienda rispetto alle tematiche individuate come rilevanti. Quindi si passerà alla fase di analisi vera e propria.

La fase finale sarà quella di redazione del documento. È importante ricordare che questo non è destinato a revisori esperti ma al pubblico, per cui è necessario che sia scritto in maniera semplice e comprensibile e non lasciare ai soli numeri il compito di spiegare l’impatto delle iniziative adottate. Per prassi, all'inizio si dedica qualche pagina alla storia aziendale, quindi si passa a spiegare la cultura interna. Quest’ultima è particolarmente importante perché gli obiettivi perseguiti dovrebbero derivare direttamente dalla cultura dell’azienda.

​Dopo l’esposizione della matrice di materialità, si passa quindi ad illustrare nel dettaglio gli obiettivi che sono stati perseguiti, in che modo e con che risultati. Come detto poco fa, nonostante sia fondamentale basare la misurazione degli impatti su dati misurabili, quindi utilizzando i KPIs individuati, è importante non limitarsi a riportare i numeri ma spiegare in maniera esauriente quali azioni sono state intraprese di fronte a una determinata problematica, le ragioni che hanno guidato le scelte e in che modo questi indicatori illustrano l’andamento. È una scelta piuttosto comune anche quella di presentare il bilancio di sostenibilità integrando i dati finanziari del bilancio di esercizio. Questa scelta dà forza alla tesi secondo cui crescita e sostenibilità possono andare d’accordo.
​
Una redazione accurata del documento consente di estenderlo anche a tutti i principi di ESG sopra rammentati, dunque includendo tra l’altro un adeguato spazio alla Governance.
il bilancio di sosteniblità

Quali vantaggi possiamo ottenere grazie al Bilancio di Sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità è uno strumento principalmente a scopo comunicativo: pertanto, ci si può aspettare di trarre guadagno dal punto di vista dell’immagine comunicando iniziative virtuose che potrebbero non essere conosciute all'esterno. Inoltre, ci si può aspettare un migliore rapporto con gli stakeholder e una maggiore fidelizzazione dei clienti.

Per quanto sia uno strumento di comunicazione con gli stakeholder e, con un approccio adeguato, di pianificazione strategica, esso può anche trovare una sua utilità anche nel processo di reperimento di fondi: non è un caso che la maggior parte delle società quotate si sia dotata di bilancio di sostenibilità e di presidi permanenti per analizzare la responsabilità sociale d’impresa.

Come sopra citato, anche la Società di dimensioni medie e persino piccole oggi possono e debbono dotarsi di uno strumento di questo tipo. Ad esempio, la ricettività da parte delle Banche, o almeno da parte delle più illuminate tra queste, migliorerà di molto.
​
La possibilità, inoltre, di accedere a mezzi finanziari ‘moderni’ (emissione minibond, ingresso di nuovi azionisti incluso private equity, quotazione in mercati regolamentati, e quant’altro) ne verrà non solo agevolata, ma anzi spesso diverrà un obbligo.
Sigma Experience, con i propri Consulenti esperti e con il proprio Staff, è a disposizione per una analisi preliminare su queste materie, per la redazione di un Bilancio di Sostenibilità, ed in generale per un Piano di introduzione dei principi ESG.

Autore

Federico Cavazza
Business Analyst
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