Sembra un ossimoro: nel senso comune ripartire vuol dire “fare nuovamente quello che si faceva prima”. In questo caso, prima dell’interruzione per la pandemia. Per le imprese che già faticavano nella propria attività si tratta di un’occasione imperdibile per ripensare modelli di business, organizzazione, strategia.
Gli economisti, le associazioni di categoria, le imprese stanno cercando di disegnare un percorso per far ripartire l’economia italiana facendo principalmente leva sulla componente finanziaria: la mia opinione è che sia decisivo ripartire innovando. Per questo, oltre alla liquidità serviranno le competenze professionali.
Da ingegnere con oltre trent'anni di esperienza accanto alle Aziende ho cercato di riflettere su quale possa essere il propellente per dare una spinta ulteriore, un “boost”, al motore delle imprese, come se un vettore dovesse staccarsi da terra con una tara incredibilmente pesante da sopportare, specialmente nel caso delle PMI.
Non c’è dubbio che la leva finanziaria sia fondamentale, senza una adeguata quantità di “benzina”, ossia liquidità, non sarà possibile rimettere in moto la “supply chain” delle imprese ma a mio avviso altri elementi, altrettanto importanti, saranno le competenze professionali e la propensione all'innovazione.
Gli economisti, le associazioni di categoria, le imprese stanno cercando di disegnare un percorso per far ripartire l’economia italiana facendo principalmente leva sulla componente finanziaria: la mia opinione è che sia decisivo ripartire innovando. Per questo, oltre alla liquidità serviranno le competenze professionali.
Da ingegnere con oltre trent'anni di esperienza accanto alle Aziende ho cercato di riflettere su quale possa essere il propellente per dare una spinta ulteriore, un “boost”, al motore delle imprese, come se un vettore dovesse staccarsi da terra con una tara incredibilmente pesante da sopportare, specialmente nel caso delle PMI.
Non c’è dubbio che la leva finanziaria sia fondamentale, senza una adeguata quantità di “benzina”, ossia liquidità, non sarà possibile rimettere in moto la “supply chain” delle imprese ma a mio avviso altri elementi, altrettanto importanti, saranno le competenze professionali e la propensione all'innovazione.
Dove le PMI potranno ricercare queste preziose risorse umane?
In Italia è stata costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un elenco di circa 9000 Innovation Manager che potrebbero essere una risorsa per le Aziende che devono ripartire in modo diverso, mettendo insieme sicurezza ed innovazione, trasformando questo momento critico in una opportunità di miglioramento.
L’ Innovation manager è una figura con ampia, recente e provata esperienza manageriale maturata in contesti che hanno sviluppato innovazione, in particolare relativamente ad alcuni ambiti chiave del digitale e dell’industria 4.0.
L’ Innovation manager è una figura con ampia, recente e provata esperienza manageriale maturata in contesti che hanno sviluppato innovazione, in particolare relativamente ad alcuni ambiti chiave del digitale e dell’industria 4.0.
Le competenze dell' Innovation Manager
Un possibile elenco delle competenze dell’Innovation manager dovrebbe contenere le seguenti attitudini:
- far comprendere quali tecnologie e modelli organizzativi sia meglio adottare;
- integrare le tecnologie in tutti gli aspetti del business di un’impresa;
- ridefinire il modello di business per interpretare i nuovi segnali di mercati e clienti;
- sviluppare un piano concreto di intervento con priorità e misure per far crescere il business;
- introdurre nuovi metodi “lean ed agile” nella fase gestionale e produttiva;
- interpretare mercati e clienti per trasformare i processi di vendita;
- portare il cambiamento, grazie a un’esperienza non legata a un settore di business specifico;
- favorire il “change management”;
- apportare nuovi approcci manageriali, culturali, organizzativi e creativi;
- definire gli obiettivi da raggiungere ed i “kpi” per valutare concretamente i progressi;
- avere un approccio visionario, flessibile, creativo, propositivo.
L'incentivo MISE per l' Innovation Manager
Che questa figura professionale sia apprezzata dalle imprese lo ha dimostrato il successo dell’incentivo MISE denominato “Voucher per consulenza in innovazione” emanato a Dicembre 2019. Questo intervento, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 ma anche di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Il provvedimento di “finanza a fondo perduto” copre parzialmente gli oneri dell’assunzione temporanea (minimo 9 mesi) di un Innovation Manager, nelle seguenti percentuali:
Il provvedimento del 20 Dicembre 2019 è stato adottato per assegnare le risorse alle prime 1.831 domande che hanno potuto usufruire dei 50 milioni di euro messi a disposizione inizialmente. A seguito del grande apprezzamento della misura da parte delle imprese, sono state presentate 3.615 richieste, il provvedimento è stato rifinanziato dal MISE il 14 Gennaio 2020 per un ammontare complessivo di circa 95 milioni di euro.
Sarebbe auspicabile che il MISE anticipi la terza tranche, pari a 50 milioni di euro, del finanziamento per il voucher per consulenza in innovazione previsti per il 2021.
Penso che per la ripartenza le Imprese Italiane, specie le PMI, debbano fare leva sul serbatoio di consulenti specializzati come gli Innovation Manager.
È più che auspicabile che le risorse finanziare messe a disposizione dal Governo Centrale, dalle Regioni, dalla UE e dalle Associazioni di Categoria possano essere impiegate dalle Imprese non solo per ripartire ma per farsi supportare nel compiere una necessaria trasformazione delle aziende in una logica di lungo periodo.
La forza di Sigma Experience risiede nella sommatoria delle capacità professionali dei propri Partner, fra questi figurano due Innovation Manager Certificati, in grado di affiancare le Aziende sulle tematiche principali che queste affronteranno nel momento della ripartenza, dai temi finanziari a quelli organizzativi, dalla revisione dei processi alla trasformazione digitale in ottica Industria 4.0
Il provvedimento di “finanza a fondo perduto” copre parzialmente gli oneri dell’assunzione temporanea (minimo 9 mesi) di un Innovation Manager, nelle seguenti percentuali:
- per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40mila euro;
- per le medie imprese è del 30% fino a un massimo di 25mila euro;
- nel caso dei contratti di rete il voucher è del 50% fino a un massimo di 80mila euro.
Il provvedimento del 20 Dicembre 2019 è stato adottato per assegnare le risorse alle prime 1.831 domande che hanno potuto usufruire dei 50 milioni di euro messi a disposizione inizialmente. A seguito del grande apprezzamento della misura da parte delle imprese, sono state presentate 3.615 richieste, il provvedimento è stato rifinanziato dal MISE il 14 Gennaio 2020 per un ammontare complessivo di circa 95 milioni di euro.
Sarebbe auspicabile che il MISE anticipi la terza tranche, pari a 50 milioni di euro, del finanziamento per il voucher per consulenza in innovazione previsti per il 2021.
Penso che per la ripartenza le Imprese Italiane, specie le PMI, debbano fare leva sul serbatoio di consulenti specializzati come gli Innovation Manager.
È più che auspicabile che le risorse finanziare messe a disposizione dal Governo Centrale, dalle Regioni, dalla UE e dalle Associazioni di Categoria possano essere impiegate dalle Imprese non solo per ripartire ma per farsi supportare nel compiere una necessaria trasformazione delle aziende in una logica di lungo periodo.
La forza di Sigma Experience risiede nella sommatoria delle capacità professionali dei propri Partner, fra questi figurano due Innovation Manager Certificati, in grado di affiancare le Aziende sulle tematiche principali che queste affronteranno nel momento della ripartenza, dai temi finanziari a quelli organizzativi, dalla revisione dei processi alla trasformazione digitale in ottica Industria 4.0